Autore: Stefania Guizzo
Una domenica di ottobre, abbiamo scelto Trieste come meta per festeggiare un evento speciale insieme. Città mitteleuropea in cui si incontrano diverse culture che coesistono in armonia tra di loro, Trieste ha un fascino tutto suo che ci ha conquistati fin dall’inizio. Abbiamo quindi deciso di organizzare un itinerario accessibile alla scoperta dei punti più suggestivi della città, che con le sue stradine ripide offre scorci suggestivi.
Siete pronti a scoprirli insieme con noi?
DOVE PARCHEGGIARE
Arrivati nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia in auto, abbiamo parcheggiato il nostro mezzo di trasporto all’Eataly, a pochi metri dal porto di Trieste. Per prima cosa abbiamo deciso di gustare un capo in b, il caffè tipico della città, proprio nel bar del centro commerciale. Il capo in b non è infatti il tipico “cappuccino” che si ordina al bar in tazza, ma è un macchiato servito rigorosamente in bicchiere di vetro, ed è il più richiesto del capoluogo giuliano.
Dopo una gustosa pausa con vista mare, siamo partiti all’esplorazione di Trieste in sedia a rotelle, e siamo subito rimasti incantati dalla bellezza di questa città.
I LUOGHI SIMBOLO DI TRIESTE
La prima tappa del nostro percorso è stata la statua di Italo Svevo, scrittore triestino celebre per “Senilità” e “La coscienza di Zeno”. L’opera, realizzata in bronzo dallo scultore triestino Nino Spagnoli, si trova in piazza Hortis.
Dopo aver ammirato la statua ci siamo persi per viuzze e stradine e ci siamo diretti verso Piazza Unità d’Italia, cuore e animo pulsante della città. Di forma rettangolare, su tre lati la piazza è circondata da palazzi che formano una “U”, mentre sul quarto lato si affaccia sul Golfo di Trieste; questa sua particolare conformazione offre una suggestiva visuale sia verso il mare sia verso la città.
Proprio davanti alla Piazza e a pochi passi dal Canal Grande, si trova il Molo Audace, una passerella lunga più di 200 metri, da cui si può ammirare il panorama triestino; proprio in questa passerella, io e Alessia ci siamo divertite e abbiamo fatto una “gara di velocità” per determinare la carrozzina più veloce!
DOVE MANGIARE TIPICO
A questo punto era quasi ora di pranzo, e abbiamo deciso di rimanere sul tipico, motivo per cui ci siamo diretti verso “Buffet da Pepi”, locale storico in piazza della Borsa in cui si possono gustare piatti della tradizione austro-ungarica. Noi abbiamo optato per la specialità caldaia, bollito misto a base di carne di maiale con crauti, melanzane impanate e patate in tecia… una bontà! All’ingresso del locale si trova un gradino, e il bagno è stretto e sprovvisto di maniglione.
PIAZZA BORSA
Il pomeriggio ci siamo persi completamente nella città e abbiamo davvero potuto ammirare i suoi scorci meravigliosi: da piazza della Borsa con la statua di D’Annunzio al passaggio Joyce con la statua dello scrittore da cui si vede la Chiesa di Sant’Antonio, esempio di neoclassicismo e progettata dall’architetto Pietro Nobile. Fu completata nel 1849 e sulla facciata si trovano colonne di ordine ionico e sull’attico, sei statue realizzate da Francesco Bosa.
A metà pomeriggio abbiamo fatto una pausa caffé e gelato presso la “caffetteria gelateria De Lorenzi” in via Dante Alighieri, a pochi passi dal Ponte Corto. Il bagno della caffetteria è attrezzato e provvisto di maniglioni.
TEATRO ROMANO E COLLE SAN GIUSTO
Abbiamo terminato la nostra visita nel capoluogo andando a scoprire il Teatro Romano e il Colle San Giusto; il teatro, realizzato quasi interamente in muratura sorge ai piedi del colle e si può salire dall’ingresso del parcheggio utilizzando il montascale. Si può chiamare l’ufficio del Park San Giusto al numero 040363265 per verificare la disponibilità e salire accompagnati da una persona dello staff del parcheggio.
Dopo essere saliti, abbiamo potuto ammirare il Castello con il vessillo che sventola e il panorama mozzafiato da cui si vede il Golfo di Trieste.
Infine, al tramonto, abbiamo terminato la nostra giornata al punto di partenza, all’Eataly di Trieste, con un bel cicchetto e pausa bagno (stanza ampia e attrezzata), prima di rimetterci in macchina e tornare a casa.
Trieste è una città meravigliosa, piena di storia e culture che si intrecciano e coesistono tra di loro, lo si percepisce nell’aria. L’unica pecca della giornata è stata la pavimentazione: grazie ai lavori che sono stati fatti recentemente, parte di essa è nuova e si alterna a quella storica che hanno deciso di conservare, quindi di tanto in tanto la carrozzina potrebbe impigliarsi.
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Commenti
Grazie, sono state informazioni preziose oltre che precise. Grazie ancora!